Approvato nuovo piano sociosanitario ligure

Liguria: piano Sociosanitario 2017-2019

In sintesi, elenchiamo qui di seguito i principali punti:

Riorganizzazione della rete ospedaliera

  • Mantenimento di tutti gli 11 ospedali presenti sul territorio e loro potenziamento
  • Riapertura Pronto Soccorso negli ospedali di Cairo M., Albenga, Bordighera (con l’impegno alla valutazione circa la trasformazione del punto di primo intervento di Rapallo in Pronto soccorso, ove si verifichino le condizioni di sostenibilità)
  • Mantenimento DEA II livello ospedale Santa Corona di Pietra Ligure
  • Area metropolitana genovese, realizzazione ospedale del Ponente agli Erzelli

Integrazione ospedale – territorio verso una sanità sempre più a chilometro zero che metta al centro la persona per garantire la libertà di scelta nell’accesso al servizio sanitario e la continuità dei percorsi assistenziali, dall’accoglienza all’integrazione tra assistenza primaria, ospedaliera, domiciliare e residenziale:

  • percorsi di dimissione protetta
  • sistema di valutazione della persona non autosufficiente e del suo fabbisogno assistenziale con criteri omogenei in tutto il territorio
  • coinvolgimento dei medici di medicina generale (accordo per la gestione delle cronicità), dei pediatri di libera scelta, della rete delle farmacie territoriali
  • implementazione nuovo sistema unico di prenotazione Cup regionale
  • implementazione attività ambulatoriale e territoriale
  • potenziamento reparti a bassa e media intensità.

Istituzione dei Diar – Dipartimenti interaziendali regionali per condividere le ‘best practice’, garantire una presa in carico globale del paziente e una maggiore uniformità ed equità della risposta sanitaria su tutto il territorio al fine di abbattere le liste d’attesa.

Azzeramento del disavanzo e raggiungimento del pareggio di bilancio entro il 2020: partendo dai 94 milioni di perdite nel 2015 il documento prevede una riduzione a 64 milioni nel 2017, a 49 milioni nel 2018 (pari a 45 milioni) fino a 34 milioni nel 2019 (60 milioni).

Efficientamento – migliore utilizzo della Centrale acquisti, razionalizzazione delle strutture con l’eliminazione dei duplicati organizzativi, monitoraggio dell’appropriatezza (prescrittiva, diagnostica, terapeutica, organizzativa, economica) oltre che della qualità percepita da parte degli utenti

Nuove tecnologie – implementazione nuove tecnologie applicate all’assistenza sanitaria con specifiche azioni di formazione del personale, oltre che degli aspetti legati alla comunicazione e alla trasparenza. Percorso di apertura di ambulatori infermieristici sul territorio.

Malattie rare – realizzazione di una rete delle cure dei soggetti con malattie rare in modo da garantire la continuità socioassistenziale dall’età pediatrica all’età adulta, attività formative e informative rivolte a specialisti, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, pazienti e cittadini, istituzione di centri di risorse biologiche istituzionali nelle Asl e negli Icrrs.

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